Piediluco e il canottaggio
Due facce della stessa medaglia
Il canottaggio
A Piediluco il canottaggio ha una storia lunga che si perde nei secoli, legato alle tipiche barche cosiddette “da pescatore”, che venivano usate oltre che per l’arte della pesca anche come mezzi di trasporto e per il trasporto delle persone. Tra le diverse imbarcazioni tipiche del lago una veniva usata per piccole competizioni locali; infatti, è documentata un tipo di barca a 6 remi nota per la sua velocità.
Fonti storiche riportano che nel 1545 il commissario Pontificio per recarsi da Rieti a Marmore fece venire una imbarcazione apposita da Piediluco con 6 rematori, e anche lo stesso Galileo Galilei quando venne a Piediluco utilizzò «una barca da 6 remi che andava assai veloce», pertanto già dal XVI-XVII secolo i “vogatori” Piedilucani godevano di una certa e fama di abilità e bravura.
In questa occasione Galileo reclutò i nostri “Canottieri” che gli furono necessari per effettuare alcuni esperimenti per derivare poi la sua teoria oggi nota come “Relatività Galileiana”, sfruttando il moto di una barca che si muove su di uno specchio d’acqua contro corrente.
In occasione di particolari iniziative, come feste patronali o la Festa delle acque le barche da pescatore venivano utilizzate in apposite gare che vedevano gareggiare equipaggi locali, come è documentato dai programmi e manifesti delle iniziative stesse. Ma bisognerà attendere la prima metà del XX secolo per poter parlare di canottaggio.
Come è noto la nascita di questo sport, nella sua accezione attuale, si colloca nel XIX secolo e si deve all’Inghilterra, culla del canottaggio moderno, mentre in Italia dobbiamo attendere la seconda metà del XX secolo, in ritardo rispetto ad altri paesi Europei.
La prima gara di canottaggio si tenne a Genova nel 1875 e poi seguirono diverse iniziative fino alla fondazione nel 1888 del Rowing club italiano, che tre anni dopo si sarebbe fregiato del titolo di ‘Regio’ concesso dal Re Umberto I di Savoia, il quale ne divenne in seguito presidente onorario, nasce così 130 anni fa la Federazione Nazionale di Canottaggio.
Il canottaggio moderno a Piediluco
Sul lago di Piediluco il canottaggio moderno ha una storia lunga quasi un secolo, praticato sin dai primi decenni del novecento quando sono presenti a Piediluco imbarcazioni da canottaggio e sporadicamente vengono improvvisate iniziative agonistiche ma bisognerà attendere gli anni ’30 per vedere la nascita della prima organizzazione di tipo sportivo. Ma è con il fascismo e con la politica dello sport del regime particolarmente rivolta ai laghi interni che nasce la vocazione verso questo sport a Piediluco.
Nel 1936, infatti, nasce la società canottieri di Piediluco grazie all’attività del prof. Aurelio Chiappero (1908-1993) insegnante di educazione fisica che fece acquistare la terra di proprietà della “Terni elettrica” sulle rive del Lago presso il porto di Colle Santo dove fu edificata la prima sede della società Canottieri.
Il 2 luglio 1939 si svolsero le gare del primo campionato nazionale di canottaggio, organizzate da quella che allora si chiamava la Reale federazione italiana di canottaggio (Rfic) a cui seguirono numerose altre iniziative fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale.
Il dopoguerra
Dopo la guerra il canottaggio ricevette nuovi spunti e numerose le gare nazionali e internazionale di cui ricordiamo nel 1960 in occasione delle olimpiadi di Roma il lago fu utilizzato come campo di regata per il canottaggio e nel 1982 si svolsero i campionati mondiali di canottaggio Juniores.
Negli anni ’50-’60 viene costruito la sede sul lago del CLT (Circolo Lavoratori Terni) dove svolgerà la sua attività la sezione Canottaggio della Polisportiva Circolo Lavoratori Terni.
Il 1° gennaio 1970 nasce il Circolo Canottieri Piediluco grazie all’opera di ex canottieri e canoisti che con il proprio volontariato hanno iniziato a costruire la prima sede del Circolo in vocabolo Quadri.
Oggi ha due sezioni distinte di attività agonistiche ed è affiliato alla Federazione Italiana Canottaggio e alla Federazione Italiana Canoa e Kayak.
Dopo le pesanti sconfitte delle Olimpiadi del 1972 Paolo d’Aloja, Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, colui cui si deve la rinascita del remo azzurro ebbe l’intuizione di creare sul lago di Piediluco il Centro Federale di canottaggio e di darne la direzione a Thorn Nielsen.
Nel 1977 grazie alla costruttiva collaborazione tra CONI, FIC, Regione Umbria, Amministrazione Provinciale di Terni, Comune di Terni, Azienda di Promozione Turistica del Ternano, VII Circoscrizione del Velino, ed altri Enti locali nasce il Centro remiero quello che sarà poi chiamato Il Centro Nautico Paolo D’Aloja come frutto di una collaborazione nata dal comune intento tra vari enti pubblici e locali per realizzare un bacino d’alto livello per le gare di canottaggio e canoa internazionali.
Nello stesso anno (1977) viene realizzato il primo campo di regata poi oggetto di successivi rifacimenti (relativi alle strutture fisse di ancoraggio) per adeguamenti e omologazione della F.I.S.A. come campo di regata internazionale, che si sviluppa sulle acque del lago in un ambito naturale d’incomparabile bellezza protetto da venti e senza correnti, di lunghezza complessiva pari a 2600 metri per una larghezza minima di 600 metri, ideale per le gare di canottaggio e canoa.
Dall’8 al 12 Agosto 1982 si disputava sul Lago di Piediluco il Campionato FISA Juniores, avvenimento giunto alla dodicesima edizione e massima espressione del canottaggio under 19. Era la seconda volta che l’Italia otteneva l’organizzazione dell’importante manifestazione sportiva. Nel 1972, infatti il Campionato si disputava sulle acque dell’Idroscalo di Milano, campo di regata che già le cronache di quasi trent’anni orsono definivano tra i più attendibili in circolazione.
Nel 1982 lo scenario si era spostato nella verde e fertile regione Umbra, sul suggestivo lago naturale umbro, ormai assunto a stadio del remo di caratura internazionale, ormai sede già a quel tempo come ancora oggi di numerose edizioni dei Campionati Italiani e di regate Internazionali. Per l’occasione su emesso un francobollo del valore di 200 Lire.
Nel 1987 dopo i campionati del mondo del 1984 il lago di Piediluco viene scelto dalla Federazione Italiana Canottaggio come sede del Centro Nazionale Remiero, intitolato a Paolo D’Aloja, presidente della Federazione Italiana Canottaggio, che diede notevole impulso alla nascita del Centro Nautico di Piediluco. Per ricordare la sua figura viene organizzato ogni anno una manifestazione internazionale che prende il suo nome Memorial Paolo D’aloja, giunta quest’anno alla 28° edizione.
Il canottaggio a Piediluco ha formato molti campioni, con l’ausilio delle tre società sportive che ricordato: Il circolo canottieri Piediluco (CCP), il circolo lavoratori Terni (CLT) e la società Canottieri.
Naturalmente non possiamo dimenticare la Federazione Italiana Canottaggio (FIC), sede della nostra Nazionale italiana che si allena sulle acque del lago di Piediluco.
Grazie alla presenza della FIC il lago di Piediluco diventa un polo estremamente importante per il canottaggio in Italia.
Miro Virili
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